In merito al recente episodio che ha coinvolto una bambina non vedente, alla quale non è stato consentito di accedere ai percorsi di un parco avventura ligure, Franco Di Carlo, presidente di Parchi Avventura Italiani, ha dichiarato “La scelta, non facile, di un gestore di impedire l’accesso ad un parco avventura ad una persona con esigenze speciali deriva da una attenta valutazione dei rischi, affidata a professionisti. Far divertire gli ospiti in sicurezza è l’obiettivo principale di tutti i gestori, ed eventuali limitazioni all’accesso derivano soltanto da valutazioni tecniche e da evidenti responsabilità di tipo civile e penale, nonché di coperture assicurative. Ogni parco avventura – ha proseguito Di Carlo – è diverso dall’altro e diverse sono quindi le limitazioni eventualmente apposte dai gestori”.

“E’ forte nei gestori – ha proseguito Di Carlo – l’esigenza di rimuovere, ove possibile, gli ostacoli ad una accresciuta accessibilità delle strutture, per evidenti valutazioni di carattere etico ed economico. Tuttavia l’utilizzo dei percorsi acrobatici richiede adeguate abilità psico-fisiche per gli utilizzatori, per divertirsi in piena sicurezza”.

“L’episodio stimola comunque la nostra Associazione a mettere in agenda il tema dell’accessibilità, in merito al quale sarà fatta una riflessione interna ai gestori ed ai tecnici, in carenza di indicazioni da parte delle istituzioni”.

Parchi Avventura Italiani è l’associazione di categoria dei parchi avventura, e rappresenta oltre 70 imprese del settore.