Meeting dei parchi avventura italiani – Bergamo 11\13 ottobre 2013


Bergamo ha ospitato per la seconda volta il meeting dei parchi avventura italiani. Quella che si è tenuta dall’11 al 13 ottobre è’ stata una edizione molto interessante, che ha visto la partecipazione di circa 60 operatori. Il meeting si è aperto il venerdì, con un corso di formazione di 8 ore per la verifica dei DPI. Organizzato da Form Up, in collaborazione con CAMP, unica tra le ditte fornitrici di parchi avventura ad aver accolto l’invito ad intervenire. Luigi Trippa, di FormUp, ha tenuto la prima sessione del corso presentando alcune slides ed inquadrando il contesto normativo e le responsabilità dei soggetti che si avvalgono di dispositivi di protezione individuale. Dopo la pausa sono stati presentati alcuni DPI da Trippa coadiuvato da Roberto Parolari e Massimo Brini,per CAMP, ed è stato svolto un test a risposta multipla, che ha consentito di rilasciare un attestato di avvenuta formazione a 39 operatori. Un vero successo, che sarà ripetuto a Roma in Novembre per coloro che non hanno potuto prendere parte alla prima edizione. Il tema della verifica dei DPI è molto sentito dai gestori di parchi avventura, i quali operano in genere avvalendosi di dispositivi di varie marche, e hanno necessità di essere formati senza dover necessariamente frequentare un corso per ogni fornitore. Per Parchi Avventura Italiani è stata una prima esperienza, che va nella direzione dell’offerta di servizi qualificati ai propri Associati. La cena sociale, con circa 50 persone presenti, ha costituito un momento di socializzazione e scambio di esperienze tra gestori provenienti dalla Lombardia alla Sicilia.
Il giorno successivo, nel corso della fiera Alta Quota, si sono tenuti due importanti momenti di approfondimento. Nella prima parte della mattinata il presidente Franco Di Carlo ha invitato tutti ad una riflessione sulle azioni da adottare nei confronti di strutture palesemente fuori norma. Dalla proiezione di alcune fotografie sono emerse situazioni che hanno destato forti perplessità tra i presenti. Si è quindi discusso di certificazione, in un contesto nel quale solo un organismo è attualmente accreditato presso Accredia, mentre altri continuano ad operare in un contesto di scarsa chiarezza e, ad opinione di molti, alcuna legittimazione.
E’ poi seguita la parte più attesa, l’intervento di Alberto Pradella, componente del CEN CT136, il comitato europeo per la revisione della norma EN15567. Pradella ha commentato le principali novità della revisione, che sarà emanata a breve. “Nella parte 1 è stato modificato il 90% del testo” ha affermato il costruttore di parchi avventura. Tra le novità delle definizioni la previsione di dpi con intelocking system (moschettoni intelligenti) , di strutture temporanee, cioè operative per non più di 7 giorni, e di strutture mobili. Sono state infatti modificate le definizioni dei sistemi di sicurezza, classificati in collettivi (es. reti) o individuali, con quattro tipologie di moschettoni. Anche in merito ai cavi di sicura ci sono novità: è stata eliminata la possibilità di avvalersi di cavi con anima in fibre naturali. E’ stata inoltre inserita qualche previsione che riguarda i cavi delle teleferiche (zip line), prevedendone la sostituzione in caso di specifiche rotture, in relazione al diametro. Quanto alle norme di riferimento, è stato ribadito che i percorsi di altezza inferiore ad un metro devono rispettare la norma EN11761, la quale prevede, ad esempio la installazione di una pavimentazione antitrauma in gomma. In questi casi i connettori di tipo A (moschettoni “one action”, senza ghiera di sicura) possono essere utilizzati solo se il frazionamento viene effettuato su un elemento stabile. Tra le novità che riguardano la certificazione, è rilevante quella che prevede che, dopo l’ispezione di inaugurazione, le ispezioni annuali possano essere effettuate entro 15 mesi dalle precedenti, e non più entro un anno, al fine di evitare che un percorso certificato per la prima apertura in piena stagione, debba poi organizzare un’ispezione nel momento di maggior lavoro. L’ispezione deve essere effettuata “in altezza” – sembra banale inserirlo in una norma tecnica, ma purtroppo non lo è, in Italia come altrove – verificando la conformità al progetto e l’esistenza di relazioni di calcolo. La norma prevede poi l’obbligo di un controllo giornaliero e di uno, più approfondito, ogni tre mesi, i cui esiti andranno riportati e sottoscritti in apposito registro. La norma dispone che la sostituzione di componenti “like for like” cioè con attrezzature comparabili dovrà essere adeguatamente registrata e documentata, ma non richiederà una nuova ispezione, se effettuata da persona competente. Per modifiche sostanziali dovrà invece essere effettuata un’ispezione da organismi di certificazione, entro un anno.
Anche la parte 2 della EN15567, quella sulla gestione, ha subito importanti cambiamenti. Viene meglio definita la figura dell’istruttore, modificati i livelli di supervisione ed introdotta la figura dell’”adulto responsabile”. L’Istruttore, nella nuova definizione, è colui che ha la capacità, le conoscenze, l’esperienza e il giudizio per supervisionare le attività su un percorso acrobatico in maniera soddisfacente. Il ruolo potrà includere o attività di formazione per garantire che dpi e percorsi siano correttamente, il controllo sull’adeguatezza della attrezzatura fornita ai partecipanti, la valutazione dell’autosufficienza di un partecipante ad utilizzare un percorso avventura. L’Istruttore dovrà fornire adeguati livelli di controllo, garantire che le norme di sicurezza siano rispettate, avvisare un soccorritore, se richiesto, fornire assistenza ai partecipanti ed intraprendere ispezioni visive di routine.
La novità più significativa è rappresentata dalla Tabella che riassume i livelli di supervisione. Purtroppo, a causa del copyright, non è possibile pubblicarla, tuttavia essa è divisa in tre settori, che riguardano i livelli di supervisione sui percorsi prova, sui i primi 5 attrezzi e sul resto dei percorsi. I livelli di supervisione variano a seconda che si utilizzino moschettono one action, moschettoni con ghiera di sicura, moschettoni di nuova generazione – classificati in due categorie, a seconda che riducano la possibilità o impediscano del tutto che qualcuno possa staccarsi dalle linee di vita – o linee di vita continua. Viene introdotta la supervisione di un adulto, la cui presenza attenua il livello di supervisione degli addetti, relativamente a partecipanti di alcune fasce di età. Sul piano operativo la questione impatta sul numero di istruttori, e dunque sui costi di gestione del parco. Alla presentazione di Alberto Pradella – che ringraziamo per l’impegno profuso, senza rimborsi, nel partecipare attivamente alle sessioni del Comitato, rappresentando autorevolmente la nostra organizzazione – è seguito un dibattito su aspetti tecnici, molto interessante perché condotto tra persone veramente esperte nella realizzazione e gestione dei parchi avventura.

 

 

L’Assemblea dei Soci
Nella vita di un’Associazione il momento assembleare è sempre prezioso: è il momento della condivisione delle esperienze, è possibile fare il punto della situazione ed individuare nuovi obiettivi. Nell’Assemblea Franco Di Carlo ha relazionato sull’attività del consiglio Direttivo, che si è riunito sette volte, con circa 8 ore di lavoro in audio conferenza. Il presidente ha quindi ripreso alcuni temi della mattinata, evidenziando la necessità di elaborare un Codice etico per gli Associati, e di valutare come gestire il tema delle ispezioni e delle certificazioni, in un contesto non troppo chiaro. E’ stato quindi presentato il budget per il 2014. Si è quindi provveduto e reintegrare il Direttivo, a seguito dell’indisponibilità di Pietro Barigazzi a proseguire nel mandato. All’esito dello scrutinio è risultato eletto Stefano Savio di Antharesworld, struttura in provincia di Torino.